Amianto abbandonato sulla ciclovia AQP
Sembra non esserci una fine alla pessima abitudine dell’abbandono di materiali contenenti amianto nelle campagne acquavivesi.
Questa volta, da quello che si legge nel Blog SUALDA, è toccato ad un solitario cercatore di asparagi fare l’ennesimo ritrovamento il 14 marzo scorso, lungo la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, nelle vicinanze della Contrada Sant’Elia.
sorgente: Post n°28 pubblicato il 15 Marzo 2017 da sualda2013
S.U.A.L.D.A. (SARÀ UN’ACQUAVIVA LIBERA DALL’AMIANTO – INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SUL CENSIMENTO DELL’AMIANTO E SULL’OBBLIGO DELL’AUTO-NOTIFICA NEL COMUNE DI ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)
Acquaviva delle Fonti 15 marzo 2017
Questa volta alcune canne fumarie, con molta probabilità contenenti amianto, sono state scaricate e abbandonate lungo la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, nel tratto che dovrebbe interessare le campagne del comune di Acquaviva delle Fonti, nelle vicinanze della Contrada Sant’Elia.
A segnalarne la presenza è stato un solitario raccoglitore di asparagi, che transitava in quel luogo il 14 marzo scorso. Altro testimone è stato anche un ciclista che procedeva lungo quel percorso, come dichiarato dall’autore della scoperta.
La cosa che lascia costernati, oltre all’abbandono illecito di amianto in campagna, è che il sito del ritrovamento è un tratto destinato a percorso ciclistico naturalistico di proprietà dell’Acquedotto Pugliese, utilizzato da ciclisti che percorrono un tratto lungo 500 km, che parte dal Salento (Leuca) e giunge fino alle Sorgenti della Sanità Caposele, in Irpinia (Avellino).
La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un “itinerario narrativo” unico nel suo genere che attraversa tre regioni del Mezzogiorno (Campania, Basilicata e Puglia), mettendo in collegamento alcuni dei luoghi più affascinanti e ancora poco valorizzati della penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Terra d’Arneo ed entroterra del Salento.
Nonostante l’area del ritrovamento sia transennata da delle sbarre che impediscono l’accesso carrabile, i malfattori devono essere riusciti ad accedere attraverso un’accesso laterale, contravvenendo anche al cartello di divieto di accesso, in quanto proprietà dell’Acquedotto Pugliese e al cartello di divieto di discarica.
L’amianto dismesso delle costruzioni deve essere rimosso solo da ditte specializzate e autorizzate all’invio in discarica speciale. Dato il quantitativo di manufatti abbandonati, è difficile pensare il gesto criminale sia opera di un privato cittadino; è probabile che sia stata una ditta edile con tanto di camion per il carico e scarico; pertanto si sollecitano gli organi comunali preposti a controllare i cantieri oggetto di demolizioni e ristrutturazioni, per l’eventuale presenza di manufatti contenenti amianto e la loro corretta bonifica.
Si ricorda che l’amianto, se danneggiato e friabile è cancerogeno a causa dell’inalazione delle fibre, e le canne fumarie in oggetto sono rotte e danneggiate. Un bel biglietto da visita per tutti i ciclisti che vogliono percorrere uno dei più bei percorsi ciclistici, immersi nella natura. Ci si aspetta che gli enti preposti provvedano immediatamente alla rimozione e alla bonifica del sito inquinato e che i cittadini acquavivesi o del circondario si rendano conto che non è più possibile inquinare le nostre meravigliose campagne, tanto meno un percorso ciclo turistico.
A questo link il percorso ciclabile dell’Acquedotto Pugliese http://www.aqp.bike/tracciato/
sorgente: Post n°28 pubblicato il 15 Marzo 2017 da sualda2013
S.U.A.L.D.A. (SARÀ UN’ACQUAVIVA LIBERA DALL’AMIANTO – INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SUL CENSIMENTO DELL’AMIANTO E SULL’OBBLIGO DELL’AUTO-NOTIFICA NEL COMUNE DI ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)