Il resoconto dell’incontro interreligioso per la salvaguardia dell’ambiente
Il 16 marzo 2017 l’Istituto Statale ‘’Don Lorenzo Milani’’ di Acquaviva delle Fonti ha deciso lasciare spazio ad un momento di informazione sul tema della religione, dedicato ad alcuni degli studenti del plesso.
Al convegno hanno partecipato Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Santolla, il Prof. D’ambrosio che ha coordinato l’evento, il Mons.Ricchiuti vescovo dei comuni di Altamura, Acquaviva delle Fonti e Gravina in Puglia, Il Dott. Pagliara esperto di religione islamica, la Dott.sa Gerace e la Dott.ssa Lombardini esperte di religione buddhista, il prof. Loconsole esperto di religione ebraica e il prof. di Diritto e Religione Alicino.
Alcuni dei ragazzi frequentanti l’indirizzo musicale hanno eseguito il brano ‘’Il Cantico delle creature’’ per dare inizio all’incontro. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Santolla ringrazia gli ospiti che hanno partecipato all’incontro al fine di sensibilizzare i ragazzi all’apprendimento e alla tolleranza dei vari ideali religiosi. Si è parlato di quanto nonostante il passare degli anni, l’uomo sia ancora scettico su alcuni tipi di religione e in molti casi addirittura sulla religione in generale. Prima di definirsi atei o di qualunque religione bisognerebbe conoscerne il senso.
Il Mons. Giovanni Ricchiuti comincia il suo discorso citando Papa Francesco , un papa che spinge la Chiesa verso la strada della riconciliazione,affinchè ci sia rispetto. ‘’Siamo sinfonie e tutti seguiamo un cammino religioso parlando di Dio come entità esterna alla guerra e abbiamo lo stesso obiettivo: uscire di qui con la certezza di credere ancora in qualcosa. Dobbiamo sognare in questo mondo, perché la terra non è di nessuno, è una casa comune, dove vivono tante persone e che mondo sarebbe se tutti non credessero in niente? La terra è un luogo dove ciascuno dovrebbe agire,ma a volte è molto più facile vivere una vita all’insegna del peccato. La maggior parte degli uomoni si dichiarano credenti e questo dovrebbe portarli ad avere maggior cura del pianeta e delle persone che ci vivono perché siamo tutti umani e non importa il colore della pelle, la religione, gli ideali, siamo umani, questo conta’’.
Sagge parole quelle di Ricchiuti, che introduce un mondo quasi perfetto che a dire la verità tutti vorremmo. A chiunque piacerebbe un mondo senza guerre, un mondo dove c’è rispetto,dove non vieni ucciso se sei omosessuale o hai un colore di pelle differente, ed è inutile continuare a dire le stesse cose, tanto si sa, la società attuale è fatta di gente che soffre e gente che guarda, fa finta di dispiacersi, torna a casa e ricomincia la sua vita.
Ma proviamo a rivolgerci a quel barbone che tanto evitiamo solo perché ci chiede dei soldi con un sorriso, a noi non costa nulla,magari invece a lui che passa giorni interi al freddo e al gelo abbiamo reso la giornata migliore. Ricchiuti passa la parola al Dott.Pagliara esperto di religione islamica che dice ‘’ In tutto il mondo islamico si saluta dicendo <<La pace sia con te>>.
Il Dio islamico è Allah e non esiste altro Dio ma solo uno, lo chiamiamo <<RE DEL GIORNO DEL GIUDIZIO>>. Egli ci ha donato il pianeta terra e ognuno di noi è devastato ogni giorno da se stesso. Ci sono cose da fare e cose da non fare e fin quando non le riusciamo a distinguere non potremo mai parlare di mondo che funziona.
Noi umani ci siamo sempre appropriati di tutto senza mai custodirlo.’’ Al contario del Mons. Ricchiuti, le parole di Pagliara, risultano dure e piene di disapprovazione nei confronti del comportamento del’uomo, c’è un disinteresse generale relativo al vivere una vita nel rispetto per gli altri e ciò deriva dal fatto che molti di noi, non hanno ancora capito come agire.
Egli definisce gli uomini come un vasto gruppo di persone che sono solamente interessate ad appropriarsi di ciò che hanno senza però curarsene. A seguire si esibisce un coro gospel formato da alcune alunne dirette da un docente dell’Istituto che hanno interpretato diverse canzoni creando un’atmosfera spumeggiante e allietando il pubblico con le loro stupende voci. Successivamente il prof.Alicino ha ripreso la discussione cominciando con una domanda: ‘’Qual è il ruolo dello stato nel dialogo fra religioni? Ognuno di noi ha diritto di vivere in modo dignitoso e le religioni a parer mio, hanno un ruolo fondamentale in quanto la religone aiuta a comprendere l’uomo e l’ambiente in cui vive, dunque anche lo stato deve partecipare.’’
Secondo Alicino dunque, le religioni sono il motore per far partire la macchina del ‘’mondo perfetto’’ ma senza benzina, non si può condurre una macchina. La benzina in questo caso è lo stato, l’unico in grado di dare delle basi forti ad una società che non crede più negli stessi valori e che forse ha bisogno di qualcuno che si metta in gioco per fargli riacquistare la voglia di vivere in un’ epoca dove ogni giorno è una conquista, una battaglia, dove non è facile sopravvivere da soli, abbiamo tutti bisogno di un palo a cui appoggiarci, perché in fondo, come dice un amato proverbio ‘’L’unione fa la forza’’ sempre e comunque.
Le due esperte di religione buddhista trattano i principali ideali di questa, definendo natura e tranquillità come principi fondamentali. La religione buddhista è infatti incentrata sull’affrontare i problemi della vita con estrema calma,cercando di raggiungere la strada della felicità con un pizzico di armonia e serenità.
Una delle due esperte racconta la sua esperienza: ‘’Ho sempre avuto il sogno di visitare la Foresta Amazzonica. All’inizio non ci credevo, reputavo questo sogno irrealizzabile, ma grazie al sostegno della mia religione, ce l’ho fatta! Da quel giorno ho iniziato anche a credere maggiormente in me stessa. Vedete ragazzi, nella vita a volte non basta fare sacrifici, perché se tu sei il primo a non crederci, non puoi pretendere di riuscirci. Per questo non sottovalutate la religione a partire da adesso, perché in qualunque momento, in qualunque posto vi troverete, la religione sarà l’unica a non abbandonarvi mai’’. Il prof Loconsole commenta: ‘’ L’uomo deve riconoscere di avere dei limiti e dovrebbe cominciare a rispettare la natura, rispettarla infatti,significherebbe rispettare se stessi’’. Eh già, perché alla fine è l’uomo a costituire l’ambiente in cui vive, se l’uomo mostra disinteresse e un comportamento inadeguato nei confronti di esso, l’ambiente risponderà come deve, e poi sarà inutile lamentarsi perché come si suol dire ‘’Chi è causa del suo mal,pianga se stesso’’. Inoltre come ci dice la nostra esperta di religione buddhista, la vita è un dono prezioso e chi ha fede può riuscire in qualcosa e l’importante non è raggiungere i propri scopi,ma tentare, senza mai perdere la speranza.
Ed è di speranza che ci parlerà il prof.Pagliara quando risponderà alla domanda: ‘’Come noi giovani possiamo sentirci responsabili del creato?’’ posta da una delle ragazze presenti all’incontro, citando il Giorno del Giudizio.‘’ Nel Giorno del Giudizio se troviamo una pianta, dobbiamo coltivarla, per dare motivo di esistenza alla speranza di una nuova vita’’. Ricchiuti invece risponde ‘’ A mio parere,se ognuno di noi accumula qualcosa, se si mettono insieme diversi pezzi di mondo, a poco a poco si può fare qualcosa.’’ E’ questa dunque, la mentalità che i giovani, definibili come ‘’nuova società’’ devono seguire: la speranza, il voler mettere insieme quel poco che ci rimane, la voglia che deve essere e rimanere incontrollabile di cambiare le cose.
E tutti come i giovani, devono partecipare. Si parla di giovani perché sono il futuro, ma chiunque dovrebbe svegliarsi la mattina e pensare <<Guarda com’è ridotto il mondo là fuori e io non sto facendo niente per cambiarlo.>> e ogni volta che taciamo,ignorando ciò che accade,è lì che stiamo fallendo. E qui non valgono le solite scuse della situazione che non cambia,perché basta ricominciare e non è mai troppo tardi per farlo.
A cura di Melania Evangelista.